Capita di sentirsi un po’ affaticati a volte, senza energia, con un po’ troppi pensieri.
Qualche ora dopo magari questi pensieri sono diventati un groviglio ingombrante che ci prende la testa e lo stomaco.
Ma dopo una bella dormita o una telefonata a un amico, ecco che la nuvola si dissolve e ritorna il sereno.
Tutto questo e molto altro, tutto quello che proviamo, che sentiamo, sono le nostre emozioni.
COSA SONO LE EMOZIONI?
Le possiamo definire come sentimenti e pensieri con condizioni psicologiche e biologiche caratteristiche, unitamente ad una serie di propensioni ad agire.
Esistono centinaia di emozioni con tutte le loro mescolanze, variazioni, mutazioni, sfumature.
E’ difficile dare una definizione a qualcosa che sfugge dall’oggettivo e dal concreto, proprio come le emozioni.
Le parole di cui disponiamo sono insufficienti a significare ogni singola variazione emotiva.
Infatti per definirle usiamo un linguaggio che non è proprio dell’emozione, ma ci si avvicina per approssimazione.
Usiamo quindi forme d’arte, forme espressive: di fatto la sento ma non so spiegarla.
COME COMPRENDERE LE EMOZIONI?
La mente emozionale è molto più rigida di quella emozionale, perché passa all’azione senza riflettere sul da farsi.
Con essa è possibile leggere una realtà emotiva in un istante; è il nostro radar per scoprire il pericolo.
D’altra parte però queste impressioni intuitive possono essere scorrette.
Quando sono temporanee le possiamo chiamare stati d’animo, dettati dal momento o dalla situazione che stiamo vivendo.
Se le condizioni emotive si sedimentano nel tempo e nascono all’interno di una relazione significativa, possiamo parlare allora di sentimenti.
Da sempre contrapposta alla parte emotiva troviamo la parte razionale, tutte quelle costruzioni logiche che non possiamo spiegare diversamente.
Da qui derivano le emozioni più complesse, come l’imbarazzo o la tensione per un esame; sono le emozioni che derivano dai pensieri.
La mente razionale però non decide quali emozioni dovremmo avere.
Questa controlla il corso delle reazioni scaturite dall’emozione.
RAGIONE O SENTIMENTO?
Nella nostra vita abbiamo bisogno dell’integrazione di entrambe, di un equilibrio tra ragione e sentimento.
Ci capita a volte di usare la ragione come meccanismo di difesa contro le emozioni, troppo forti per noi in quel momento, da comprendere e da gestire.
Certo è che quando le due parti non sono più in equilibrio sentiamo forte lo sbilanciamento, nell’una o nell’altra direzione: troppi ragionamenti, troppa emozione.
Come nel caso di una scelta importante: meglio dar retta al sentimento o alle ragioni razionali?
A volte la scelta è davvero complicata, e può essere protratta anche più del dovuto, rimandata, nella continua indecisione di due parti contrapposte.
∼
In questi casi può essere utile valutare la possibilità di richiedere un aiuto specifico.
In particolare l’intervento di uno psicologo psicoterapeuta può aiutarci ad individuare le nostre scale di priorità, aiutandoci a comprendere i meccanismi che governano le nostre reazioni e il nostro agire, prendendo contatto con le nostre emozioni e i nostri vissuti.
Un percorso mirato, con il sostegno di un professionista, può trasformare uno sbilanciamento, una indecisione in un’opportunità, di integrazione e di crescita.